Dopo il fortunato esordio discografico Employment tornano gli inglesi Kaiser Chiefs con Yours truly angry mob. In questo album i cinque di Leeds abbandonano in parte le sonorità elettroniche e le tastiere che avevano caratterizzato il primo lavoro dando al gruppo un'identità di ricchi figli di papà un po' insulsi e spensierati, per dare spazio al british-rock tipico dei primi anni '90 che richiama molto gli Oasis, i Blur o i Pulp. Le canzoni sembrano davvero scritte 15 anni fa con sonorità più ruvide e pezzi veloci che sfiorano il punk. Si parte con Ruby, buon primo singolo, motivo di facile presa che viene naturale canticchiare. Ottimo The Angry Mob e non male anche i due pezzi seguenti nonostante la ripetitività del ritornello, ci si calma un po' con la noiosa Love is not a competition e l'eccellente I can do without you. Uno dei pezzi migliori è di sicuro Everything is average nowdays veloce e immediato. Da segnalare anche My kind of guy, dal ritmo incalzante che si fa ricordare. Le altre si trascinano nella mediocrità a chiudere un album piacevole all’ascolto, sopratutto se siete dei filo-britannici incalliti, che sembra però non raggiungere mai picchi di pregevolezza. Difficile dire se questo leggero cambiamento sia un tentativo di maturare o mancanza di idee. Se consideriamo la giovane età dei componenti del gruppo e la difficoltà di ripetersi dopo l'enorme successo dell'esordio, potremmo evitare di bocciarli drasticamente e rimandarli alla prossima puntata per capire quale spazio i Kaiser Chiefs si ritaglieranno nella scena musicale.
1 commento:
Well written article.
Posta un commento